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Con l’arrivo della primavera, il corpo deve adattarsi a nuovi ritmi e ai cambi di temperatura. È normale sentirsi affaticati, meno concentrati o più esposti ai malanni di stagione.
Ma a tutto c’è un rimedio e oggi vogliamo consigliarvi degli integratori naturali che possono essere un valido supporto nei periodi più intensi.Stiamo parlando degli integratori Aboca, un’azienda che lavora ottenendo dalle piante i complessi molecolari alla base dei prodotti, senza l’utilizzo di sostanze artificiali. Pensando, in questo caso, un integratore naturale per ogni necessità.
Sostegno per il sistema immunitario.
I cambi di stagione possono mettere alla prova le nostre difese. Un aiuto naturale arriva dell’Acerola e dalla Pappa Reale, note per loro proprietà immunostimolanti e antinfiammatorie. Assunte con regolarità, aiuta a proteggere le vie respiratorie e a contrastare i sintomi influenzali.Più energia per affrontare le giornate.
Se invece il cambio di stagione ti lascia stanco e spossato
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Pulire casa senza compromessi per l’ambiente? Si può!
Con l’arrivo della bella stagione si sa… è subito pulizie di primavera, e perché non scegliere un detergente ecologico?
I prodotti ecologici non solo rimuovono sporco e batteri, ma lo fanno rispettando la natura e la tua salute. Ma cosa li rende davvero diversi dai detergenti tradizionali?
> Formule biodegradabili: gli ingredienti di origine vegetale, che si trovano all’interno dei prodotti ecologici, si degradano facilmente senza inquinare le falde acquifere.
> Nessuna sostanza aggressiva: senza EDTA (un composto chimico usato nei detergenti tradizionali che aiuta a sciogliere il calcare e a potenziare l’azione pulente), cloro o derivati petrolchimici. I detergenti ecologici proteggono le superfici e riducono il rischio di allergie.
> Profumi naturali: gli oli essenziali e gli estratti botanici sostituiscono le fragranze sintetiche, lasciando un’aria più pura e sana in casa.
In generale, gli ingredienti sono più sicuri
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Nelle saline della costa atlantica francese, il sale grigio di Guérande nasce ancora oggi secondo un metodo antico e completamente naturale. Qui, nelle distese di vasche d’argilla, l’acqua del mare viene canalizzata e lasciata evaporare sotto il sole e il vento. Il lento processo di cristallizzazione porta alla formazione del sale, che viene raccolto a mano dai paludier – i salinai locali – con l’aiuto di appositi rastrelli di legno.
A differenza del sale raffinato, quello di Guérande non viene sottoposto a processi industriali né a sbiancamento. Il suo caratteristico colore grigio deriva proprio dall’argilla del fondale, che lo arricchisce di preziosi oligoelementi come magnesio, calcio e potassio. Il colore non è solo un aspetto estetico: è il segnale di un sale puro e naturale.
Rimane leggermente umido al tatto, perché non viene essiccato artificialmente ma attraverso una stagionatura naturale, mantenendo così il suo profilo minerale e il sapore pieno e delicato.
Come usarlo
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Chi segue un’alimentazione vegetale lo conosce bene, ma il seitan merita di essere scoperto da chiunque voglia variare la propria dieta con un’alternativa proteica alla carne.
Ma cos’è davvero il seitan e perché viene chiamato “carne vegetale”?
Le sue origini sono antiche: si dice che siano stati i monaci buddisti cinesi ad affinare la preparazione del seitan, ottenendo dal grano una fonte proteica priva di carne. Il seitan si ricava dalla farina di frumento, attraverso un processo che separa il glutine dall’amido. Si inizia impastando la farina con acqua fino a ottenere un composto elastico, che viene lavato e lavorato più volte per eliminare l’amido, ma lasciando la parte proteica del glutine. In seguito, l’impasto viene cotto in un brodo – storicamente a base di soia, alga kombu e spezie – che lo arricchisce nel gusto e nella consistenza.
È anche estremamente versatile: il seitan può essere preparato in padella, stufato, grigliato o come base per spezzatini, polpette e affettati
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Se cerchi un’alternativa ai dolcificanti raffinati, lo sciroppo di riso è la risposta giusta.
Estratto dai chicchi di riso attraverso un processo naturale, è un dolcificante delicato e versatile, perfetto per chi vuole un tocco di dolcezza senza eccessi e senza alterare i sapori.
Ma come si ottiene? Lo sciroppo di riso viene estratto attraverso un processo enzimatico che trasforma gli amidi complessi del riso in zuccheri più semplici. I chicchi di riso vengono cotti e sottoposti all’azione di enzimi naturali, che scompongono gradualmente l’amido in maltosio, glucosio e tracce di fruttosio. Dopo la filtrazione, viene concentrato fino a ottenere uno sciroppo dorato, dalla consistenza simile al miele ma dal sapore più delicato.
Perchè sceglierlo.
Dolcezza naturale: grazie alla composizione a base di maltosio e glucosio, addolcisce senza essere eccessivamente incisivo sul palato.
Versatilità in cucina: si scioglie facilmente ed è perfetto per dolci, bevande, yogurt, ma anche come
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C’è un angolo tra le Alpi dove la natura regna sovrana e il tempo sembra scorrere a un ritmo diverso. Qui, tra i profumi delle erbe di montagna della Valle Varaita, nasce Valverde: una realtà che, da oltre trent’anni, trasforma il meglio della natura in infusi, tisane, erbe officinali e aromatiche.
Dal seme al filtro.
La cura artigianale è ciò che distingue ogni prodotto Valverde: dalla semina alla raccolta, dall’essiccazione alla confezione, tutto avviene sotto lo stesso tetto. Dal seme al prodotto finito è l’idea di filiera che l’azienda ha messo in campo, garantendo un attento controllo su tutte le fasi del ciclo produttivo.
Il metodo di essiccazione segue l’onda innovativa: le erbe sono infatti essiccate con un metodo chiamato a “cellula aperta”, una tecnologia che non provoca la rottura della membrana cellulare e permette di mantenere intatti aromi e principi attivi, gustando le proprietà benefiche delle erbe come appena raccolte.
Buone e sostenibili.
La coltivazione segue
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Il Kefir non si fa, si coltiva.
La sua natura è viva e il processo di fermentazione che lo porta a compimento non è una semplice preparazione, ma una vera e propria crescita di microrganismi.
Così, il latte segue la sua naturale evoluzione: nessun compromesso, nessun artificio, solo il sapore fresco e pungente che rende unico il Kefir.Non solo latte.
Il Kefir nasce da un equilibrio perfetto di due elementi: i fermenti vivi e il latte, per la versione tradizionale, ma negli ultimi anni si sono naturalmente diffuse anche delle versioni a base di acqua. La fermentazione può durare tra le 12 e le 48 ore, a seconda sia della temperatura sia del tipo di Kefir.I suoi benefici vanno oltre il gusto. Grazie ai fermenti lattici e ai probiotici che si formano durante la fermentazione, il Kefir aiuta l’equilibrio intestinale, supporta la digestione e contribuisce al benessere generale dell’organismo. Inoltre, è facilmente digeribile, anche per chi è sensibile al lattosio, in quanto i batteri ne
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Chi ancora non conosce l’Alga Kelp?
Si tratta di un’alga bruna che prolifica in acque fredde e salate, altamente nutriente e ricca di minerali. È stata la cucina giapponese a portare l’Alga Kelp in tavola: come snack o in insalata, in brodi e zuppe ma anche in polvere, per un twist incredibile al piatto.Nella macrobiotica il Kelp è un elemento fondamentale. Viene considerato “yin” in quanto apporta equilibrio alla dieta e bilancia l’energia vitale del corpo grazie all’alto contenuto di iodio.
Ma la forza di questo alimento non risiede soltanto nelle sue proprietà organolettiche.
Il Kelp cresce rapidamente lungo le coste di oceani temperati e polari, in vere e proprie foreste di Kelp. È una coltura non impattante, che non richiede l’uso di pesticidi o fertilizzanti, ed è una delle piante più sostenibili che esistano.Ma ha un effetto positivo sull’intero ecosistema marino: le foreste di Kelp, estese per ampie aree, fungono da habitat per numerosi organismi marini, nutrendo di fatto
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Quando il racconto non si esaurisce nel bicchiere, è lì che possiamo incontrare nuove visioni. Come quella di un’agricoltura che non sfrutta, ma restituisce ed è la stessa della cantina Nuova Cappelletta.
Un’azienda che è biologica e biodinamica da oltre quarant’anni, quando ancora queste parole non erano slogan ma scelte coraggiose. Tutto, all’interno dell’azienda, si nutre in un ciclo chiuso, integrando fra loro le pratiche agricole, con particolare attenzione alla rotazione delle colture e alla concimazione.
L’obiettivo è far parte di un equilibrio più grande, mantenendo la naturale fertilità dei terreni.Così, dietro ogni sorso dei vini Nuova Cappelletta puoi sentire la terra in cui sono nati, il Monferrato, il tempo che li ha plasmati e le mani che li hanno accompagnati.
Il risultato è un’ampia selezione della tradizione piemontese: la Barbera del Monferrato e il Cortese, entrambi disponibili anche in una versione senza solfiti aggiunti, sono espressioni sincere di un terroir -
Tra i tanti doni della cucina asiatica, il tempeh è uno di quelli che ha saputo affascinare il mondo. Nato in Indonesia, è un alimento ottenuto dalla fermentazione dei legumi, tradizionalmente i semi di soia gialla, grazie all’azione di un fungo chiamato Rhizopus oligosporus.
È proprio questo processo di fermentazione che ne migliora la digeribilità e ne esalta il profilo nutrizionale, trasformandolo in un ingrediente ricco di benefici. In Indonesia è tuttora un pilastro della cucina locale, spesso usato come sostituto della carne.
Se, negli ultimi anni, il tempeh è diventato protagonista delle diete vegetariane, vegane e salutari, non è un caso. I suoi punti di forza sono molteplici:
> Altamente digeribile. La fermentazione elimina alcuni anti-nutrienti presenti nei legumi, rendendoli più assimilabili.
> Ricco di proteine. Il tempeh fornisce tutti gli amminoacidi essenziali, ecco perché è un’ottima alternativa alle proteine animali.
> Benefico per l’intestino. Essendo fermentato