Cereali
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La quinoa è una pianta annuale della famiglia delle Chenopodiaceae, tipica degli ambienti temperati e subtropicali, al pari della barbabietola e degli spinaci.
Da sempre gli Inca la considerano “madre di tutti i semi” e la coltivano su altopiani pietrosi, tra i 3800 e i 4200 metri di quota.
La spiga è composta da semi rotondi simili al miglio che, una volta macinati, diventano una vera e propria farina ricca di amido ed è per questo che viene considerata, dal punto di vista commerciale, un cereale, nonostante non appartenga alla famiglia delle Poaceae.
La quinoa è altamente proteica e completamente priva di glutine, il che la rende adatta a ogni tipo di dieta ed esigenza alimentare.Caratteristiche e varietà
Dal fusto eretto e legnoso, la quinoa presenta delle foglie alterne con margine dentato e fiori ermafroditi o femminili.
Ne esistono oltre 200 tipologie ma la più utilizzata è la Quinua Real, una qualità d’eccellenza che cresce nei territori del Salar in Bolivia, tra Oruro e Potosí.
Tra le altre varietà in commercio ci sono la quinoa rossa, bianca e nera.Coltivazione
La quinoa viene seminata tra marzo e aprile oppure tra settembre e ottobre, a seconda delle zone e delle varietà di semi utilizzati.
La raccolta per la varietà autunnale avviene tra aprile e giugno, a fine luglio e agosto per quella primaverile.
Dopo la raccolta la quinoa viene -
Ci sono degli alimenti che fanno semplicemente parte della dieta di tutti noi, in una forma o in un’altra: uno di questi è il riso, il cereale in assoluto più consumato dalla popolazione mondiale, nonché fondamenta della cucina asiatica.
Esso nasce dalla cariosside lavorata delle piante Oryza – appartenente alla famiglia delle Poaceae, da cui derivano la maggior parte delle tipologie di riso– e Zizania, quello che chiamiamo comunemente riso selvatico
Il riso in Italia
Sebbene la storia riporti origini e maggiore diffusione del riso in Cina, India, Corea e alcune isole del Sud-est asiatico, l’Italia può vantare un’intensa produzione del cereale, all’incirca la metà del quantitativo totale europeo.
Fino al 2017 il riso in Italia si definiva comune, semifino, fino e superfino;
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Il Triticum durum – o grano duro – appartiene, come il grano tenero, alla famiglia delle Graminacee.
Si tratta di un frumento ampiamente coltivato con lo scopo di venire trasformato in semola, fondamentale per la produzione di pasta e alcuni tipi di pane.
Caratteristiche
Il grano duro coltivato presenta rachide rigido e semi liberi dal glume, così da presentarsi, dopo la trebbiatura, privi di paglie.
Una delle caratteristiche principali che lo distingue dal grano tenero è la composizione proteica, che a maturazione rende le cariossidi vetrose e non farinose: per questo motivo rende prevalentemente semole e non farina.Coltivazione
Una volta determinata la tipologia di terreno su cui si andrà a seminare, i passaggi per la coltivazione del grano duro sono i seguenti:
- Preparare il terreno
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Il Triticum aestivum o Triticum vulgare, ossia il grano tenero, è una pianta erbacea appartenente alla famiglia delle Graminacee. I frumenti teneri hanno estensione colturale più ampia rispetto agli altri perché, data la grande varietà e la buona resistenza al freddo, sono gli unici a essere coltivati nei paesi nordici. Considerato il largo impiego nella panificazione e nella produzione di pasta, il grano tenero assume senza dubbio un ruolo da protagonista tra i cereali attualmente coltivati.
Caratteristiche pianta
Radici: Fascicolate
Fusto: Eretto
Foglie: Lanceolate
Nervature: Parallele
Fiori: Numero di petali 3 e suoi multipli
Coltivazione
È necessario svolgere una serie di lavori preparatori per garantire le condizioni ideali di abitabilità per la coltura.
Ecco i passaggi fondamentali:
● Trinciatura dei residui della coltura precedente e di eventuali piante infestanti;
● Aratura a 0,35-0,45 m di profondità;
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