Il primo incontro con i produttori che vi abbiamo raccontato, quello con Giancarlo dell’Azienda Agricola Taliano e la sua famiglia, ha riscosso molto successo, così tanto che abbiamo deciso di replicare il format.
Così, dal nostro “quartier generale” in corso Regina Margherita 440 (qui trovi le mappe di tutti i nostri negozi) ci siamo spostati a Case Chiria, frazione di Castellamonte (TO).
E lì, in una bellissima giornata soleggiata di inizio novembre, abbiamo incontrato Alberto e Francesca dell’Apicoltura Olmo.
I due, coppia nel lavoro oltre che nella vita, gestiscono con passione quest’attività da oltre vent’anni, producendo e commercializzando miele biologico di altissima qualità: spaziano dal tradizionale millefiori al pregiato rododendro, passando per il castagno, il tiglio e l’acacia.
Ce n’è per tutti i gusti, insomma!

Dopo aver indossato le adeguate protezioni ci siamo diretti nei terreni in cui vengono custodite le arnie — i ricoveri artificiali per api che riprendono la struttura dell’alveare — e Alberto ha risposto ad alcune domande fondamentali del tipo: “Come nasce un’ape regina?” 
Per ascoltare le sue parole ti invitiamo a scoprire gli highlights del nostro account Instagram!
Alla fine della visita “in campo” siamo stati coccolati con una meravigliosa degustazione di miele, che si è svolta in parallelo all’intervista con Alberto. Ecco cosa è venuto fuori!

Come nasce l’Apicoltura Olmo?
L’Apicoltura Olmo per come la conoscete oggi nasce nel 2015, quando abbiamo deciso di fondere la mia azienda — che lavorava già dai primi Duemila — con quella di Francesca, che era nata nel 2009 e produceva esclusivamente api regine.
Abbiamo unito le forze e gli spazi, smesso di fare regine e iniziato una nuova avventura! Inizialmente, per renderci indipendenti dalle banche il prima possibile, abbiamo stretto rapporti con i grossisti: erano anni prosperi, si faceva molto miele che veniva pagato a una cifra ragionevole. Dopo esserci riusciti, ci siamo spostati verso il consumatore finale, il nostro vero obiettivo. Sapete che la nostra prima etichetta era in bianco e nero, tagliata con le forbici e incollata con la colla stick?
Insomma, abbiamo portato in giro i nostri vasetti, visto che funzionavano e quindi ci siamo buttati anima e corpo nell’impresa, implementando il numero degli alveari e limitando la commercializzazione all’ingrosso. Ci tengo a precisare che tutto il miele che vendiamo è di nostra esclusiva produzione, non compriamo da altri per poi commercializzare.
Quindi, a oggi, una parte è ancora dedicata all’ingrosso, tutto il resto è miele che cola… invasettato!

Com’è stato l’approccio con i consumatori?
Direi positivo, sin dal primo momento. Abbiamo notato che, quando si avvicinano ai nostri prodotti è difficile che li abbandonino, e questo naturalmente ci riempie d’orgoglio.
C’è sempre una fase di diffidenza, certo, soprattutto sui mieli più particolari come il tarassaco o il rododendro, ma se ti danno la possibilità di raccontare la storia di quel prodotto il gioco è fatto. Il cliente ti premia e ti ringrazia per avergli fatto assaggiare qualcosa che altrimenti non avrebbe mai scelto!

Come scegliete le aziende con cui collaborare?
Purtroppo spesso capita di trovarsi sullo scaffale etichette senz’anima e persone incapaci di raccontare il miele. Per questo ci piace lavorare con posti come Biobottega, perché chi ci lavora saprà sempre dirti tutto ciò che è necessario sapere di quel determinato prodotto.

Da quante persone è formata l’Apicoltura Olmo?
Attualmente siamo in quattro. Siamo stati anche di più, poi abbiamo deciso di ridurci e concentrarci. Per esempio, io e Francesca ci teniamo a seguire in prima persona gli alveari, a essere presenti se ci sono problemi da risolvere. 
Le api non sono macchine, non puoi seguirle da remoto.

Ultima domanda: che consiglio daresti a chi vuole intraprendere la tua stessa strada?
Di mantenersi umile, perché è la natura che ci insegna; noi non sappiamo niente.
Finché sei giovane e borioso pensi di sapere tutto, quando invecchi diventi più riflessivo e scopri che c’è tutto un mondo, quello della natura, di cui non sappiamo assolutamente nulla. Quindi mantieniti umile e cerca di fare il minor numero di errori possibile… per fortuna che ci sono le api, grandi riparatrici degli errori umani!