Questo blog ha aperto le sue porte virtuali il 16 dicembre 2021 e da allora ha ospitato approfondimenti su prodotti e produttori, riflessioni, consigli… ma tempo fa ci siamo resi conto che raccontare passivamente non ci bastava, che volevamo di più.
A guidarci c’era il desiderio di toccare con mano e trasmettere le nostre sensazioni a chi ci segue. 
Come farlo? Recandoci direttamente nelle aziende che fanno parte della nostra famiglia, ovvio! E da quale partire se non dall’Azienda Agricola di Giancarlo Taliano?
Se frequentate il nostro negozio di corso Regina Margherita vi sarete sicuramente soffermati sugli straordinari prodotti di frutta e verdura che Giancarlo, tre volte a settimana, porta dai suoi campi alle vostre tavole.
Insalate, cavoli, pere, fiori di zucca, fragole e tutto ciò che la stagione offre, tutto ciò che potete desiderare direttamente da un sistema agricolo biologico, semplice, schietto.
Schietto come Giancarlo che ci ha accolti come fossimo di casa, guidandoci tra campi baciati dal sole e frutteti dal fogliame fitto, di quelli perfetti per riposare dopo una lunga giornata di lavoro.

La realtà di Taliano è straordinariamente simile alla nostra: un’azienda a conduzione familiare che è ormai una famiglia allargata con la volontà di abitare un mondo più sano e consapevole, crescendo tramite l’azione nobilitante del lavoro.
Dopo il giro ci siamo ritagliati ancora un momento per chiacchierare, riempiendoci lo sguardo del panorama mozzafiato che si estendeva sotto di noi.
Giancarlo ha risposto alle nostre domande con lo spirito di chi crede davvero in ciò che dice e che ci convince del fatto che, senza passione, il lavoro è soltanto un impiego.

Raccontaci un po’ la storia dell’azienda: quando e come nasce, a ruota libera!
Già nell’Ottocento il mio bisnonno aveva iniziato a occuparsi di agricoltura e io e mio fratello siamo cresciuti in mezzo ai campi: quando tornavamo da scuola andavamo a raccogliere la frutta e a pulire le viti, eravamo sempre in campagna!
Negli anni Ottanta mio fratello ha iniziato a sperimentare con l’agricoltura biologica e abbiamo lavorato insieme per un po’, fino al 1995, quando ci siamo distaccati ed è nata l’azienda agricola Taliano Giancarlo così come la conoscete ora. Tre anni dopo è arrivato il mio primogenito, Francesco, che ora è entrato a far parte dell’azienda insieme a sua sorella Cristina, nata nel 2002.
Abbiamo deciso di continuare con l’agricoltura biologica perché ci appassiona il modo in cui la terra riesce a dialogare con noi e non solo il contrario. Siamo convinti che, se ci mettiamo in ascolto, Madre Terra e Padre Cielo ci comunicheranno tutto ciò che è importante sapere. Cos’altro dire? Ci piacerebbe ampliare i nostri terreni, ovviamente, che per il momento sono soltanto quindici ettari, ma nell’attesa cerchiamo di coltivarli nel miglior modo possibile.

Una cosa, nel tuo lavoro, che pensi di saper far bene e una in cui potresti migliorare.
Credo che le due cose vadano di pari passo: ho imparato ad ascoltare i vecchi contadini, che ne sanno più di me, e a fidarmi dei loro consigli. Dall’altra parte, però, pensavo di arrivare a sessant’anni e saper fare tutto, invece sto ancora imparando. Quindi ecco, sono bravo ad assorbire ciò che mi viene detto, ma la strada per migliorare è ancora lunga!

Che consiglio daresti a chi vuole entrare nel settore dell’agricoltura biologica?
Gli direi che è un’esperienza che ti cambia la vita, ma per farla devi contare sul tuo lavoro e non sui fondi che potrebbero o non potrebbero arrivare. Sei tu che disegni il tuo futuro, insomma. 

Ultima domanda, la più importante: perché bio?
Perché è giusto non inquinare: perché dare concimi chimici quando la natura non ne ha bisogno? È come curare un semplice raffreddore con un farmaco pesante e non necessario, che porta più controindicazioni che risultati. E perché amiamo follemente la natura: ci dà tutto, e il minimo che possiamo fare è ripagarla portandole il rispetto che merita.